domenica 17 ottobre 2010

....Curiosità...

Quali caratteristiche fisiche e tecniche richiede e quali invece consente di sviluppare questo sport?
Il pattinaggio richiede soprattutto anni ed anni di preparazione ed un innato senso artistico ed espressivo. Molti campioni provengono dalla danza classica, avvantaggiati dalla grande agilità e coordinazione neuromuscolare, apprese con lo studio di questa disciplina; per diventare abili pattinatori, dovranno, poi, sviluppare grande forza di gambe che gli consentirà di eseguire figure ad elevata velocità. Nel pattinaggio artistico l'allenamento della tecnica è preponderante in quanto l'atleta deve migliorare la sua capacità di combinazione e strutturazione del gesto motorio e acquisire una fluidità di movimenti al fine di realizzare una perfetta esecuzione delle figure. Importante è anche il controllo dell’energia cinetica per gestire la forza nello stacco e per raggiungere tempi di volo più lunghi che rendano possibili le evoluzioni più complesse.
Velocità, sicurezza, equilibrio e coordinazione sono sicuramente abilità che i pattinatori possono perfezionare con l’impegno costante, ma anche in questa disciplina sono fondamentali le doti naturali e, in particolare, i grandi campioni del pattinaggio hanno il loro vero punto di forza nell’intensità dell’interpretazione. I più abili sono in grado di effettuare i volteggi più complicati con destrezza ed eleganza senza far trasparire alcuno sforzo fisico.

Sono molti gli appassionati di tale sport che si accostano a questa disciplina a livello amatoriale e spesso nelle città si allestiscono piste di pattinaggio sul ghiaccio, accessibili a tutti. Quali i consigli per chi vuole cimentarsi in questa attività?
Il freddo non è una buona scusa per smettere di fare sport, anzi l’attività fisica è sempre un valido aiuto nella prevenzione dei malanni di stagione perché aumenta la tolleranza alle basse temperature. Tutte le iniziative che permettono di muoversi e socializzare all’aria aperta anche nei mesi più freddi sono buone occasioni per avvicinare più persone allo sport. Ben venga un pomeriggio trascorso sui pattini da consigliare anche ai principianti; potranno andare incontro a qualche caduta, ma numerosi saranno i benefici che ne potranno derivare: flessibilità, agilità, equilibrio, tonificazione, miglioramento della circolazione e divertimento. Per prevenire i lividi e le brutte cadute basteranno un po’ di prudenza e qualche minuto di riscaldamento muscolare preventivo.

Il pattinaggio su ghiaccio e lo sport all’aria aperta possono aiutare a combattere i malesseri e i fastidi tipici della stagione invernale. Per quanto riguarda l’alimentazione quali prevenzioni e rimedi utilizzare?
È importante che l'alimentazione sia corretta ed equilibrata: un consumo adeguato di liquidi e di cibi, nelle giuste quantità, aiuta l’organismo a coprire l’incremento delle richieste metaboliche necessarie per regolare e, quindi, aumentare la temperatura corporea interna. Si consiglia, pertanto di bere almeno 2 litri di liquidi al giorno, con una preferenza verso bevande calde, come té e tisane. Per difendersi dalle insidie del freddo, sono, inoltre, molto utili spremute d'arancia e succhi di frutta che contengono vitamine e sali minerali. Anche minestroni e brodi caldi apportano liquidi e sali. In generale, è opportuno incrementare il consumo di pasti a base di frutta e verdura, poiché sono consigliati tutti gli alimenti che contengono beta carotene (precursore della vitamina A), che aiuta a rinforzare le difese immunitarie e anche gli alimenti ricchi di vitamina E. Carote, zucca, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, patate, pomodori, spinaci e carciofi rappresentano un’ottima fonte alimentare di carotenoidi; mentre la vitamina E si trova nell’olio extravergine d'oliva, condimento da preferire in assoluto. Consumare almeno tre volte a settimana la pasta con i legumi che forniscono una buona quota di fibre e proteine vegetali. Evitare, invece, di bere bevande alcoliche e superalcolici, perché possono causare un’eccessiva dispersione del calore e favoriscono l'insorgere di ipotermia.
Il freddo intenso di quest’anno ci ha portato a introdurre quantità più elevate di cibi, spesso ad alto contenuto calorico; per tornare in forma, in vista della bella stagione, è bene ridurre gradualmente le porzioni, ma soprattutto incrementare l’attività fisica.

sabato 16 ottobre 2010

Carolina Kostner - Exibition Ice Gala 2008

Le trottole




Le trottole si dividono in due tipi:
- trottole verticali , che sono le più semplici e si eseguono su uno o due piedi. Tra cui la trottola su due piedi , la trottola su un piede interna indietro , la trottola su un piede esterna indietro , la trottola su un piede esterna avanti e le trottole abbassate .
- trottole angelo che è più complicata della trottola verticale, perché è su un unico piede.


Trottola su due piedi
La trottola su due piedi si esegue acquistando rotazione con un movimento rapido chiudendo a sé le braccia tese ai lati del corpo. È facile girare tenendo il pattino sinistro poggiato a terra solamente con l'avantreno e il pattino destro poggiato solamente con le due ruote posteriori.

Trottola su un piede interna indietro
La trottola su un piede interna indietro si esegue tirando sù la gamba destra in modo tale che formi un angolo di 90° con il busto e con la parte sotto il ginocchio della gamba parallela al busto. Si acquista rotazione come la trottola verticale ma con il piede a terra premendo il filo interno.

Trottola su un piede esterna indietro
La trottola su un piede esterna indietro si esegue percorrendo dapprima con la gamba destra una spirale sul filo interno; arrivati al centro della breve spirale si effettua un controtre iniziando a girare sul filo esterno sempre sulla gamba destra, la ruota perno è l'esterna avanti.

Trottola su un piede esterna avanti
La trottola su un piede esterna avanti si può eseguire con la preparazione con sequenzadi tre e affondo o con la stessa preparazione della interna indietro (quindi pattinata in senso orario all'indietro e poi affondo in senso antiorario sul piede sinistro). Stavolta la pressione si esercita sulla ruota posteriore del filo esterno sul piede sinistro.

Trottole abbassate
Ognuna di queste trottole ha una sua figurazione abbassata. Ciò significa che subito dopo essere entrati in trottola ed aver mantenuto la posizione verticale per almeno 2 secondi la gamba non libera si piega. Perché la trottola abbassata sia eseguita in maniera sufficiente le donne dovranno raggiungere col fondoschiena l'altezza della caviglia mentre per gli uomini è sufficiente l'altezza del ginocchio .


Angelo
La gamba che non poggia a terra può formare diverse figure. Questa trottola si può fare come esterna indietro (quindi facendo perno sulla ruota esterna anteriore del pattino destro) o esterna avanti (facendo perno sulla ruota esterna posteriore del pattino sinistro). La posizione è ad angelo quindi una gamba a terra e una distesa parallela al pavimento, con il piede almeno all'altezza del sedere. Se il pattinatore si aggancia con una o tutte e due le mani al piede libero e se lo porta dietro la testa questa è la trottola Biellmann detta anche trottola ad anfora.

Carolina Kostner - Fly

giovedì 14 ottobre 2010

I Salti principali....



A chi non è mai successo di rimanere incantato nel seguire i volteggi e i salti dei cosiddetti “angeli del pattinaggio”? Negli ultimi anni hanno avuto grandissimo successo a livello mondiale musical interamente interpretati su ghiaccio e dedicati soprattutto ai bambini. Questi spettacoli hanno fatto il giro del mondo, affascinando tutti con le suggestioni, l'energia e l’entusiasmo di una disciplina sportiva tra le più amate e seguite alle Olimpiadi invernali, proprio per l’atmosfera fantastica che crea il pattinaggio artistico su ghiaccio. Conosciamo più da vicino questo sport:
Disciplina di elevatissimo contenuto atletico e tecnico, il pattinaggio artistico (individuale o di coppia), insieme alla danza su ghiaccio e al pattinaggio sincronizzato, fa parte del “pattinaggio di figura”, specialità sportiva del pattinaggio su ghiaccio. I pattinatori eseguono, su una base musicale, degli esercizi composti appunto da “figure”: cerchi, linee, passi, trottole, piroette e salti. Questi ultimi sono soltanto uno dei principali elementi del pattinaggio artistico, ma sicuramente i più spettacolari. Per chi non ha l’occhio esperto non è facile distinguere un tipo di salto da un altro: le differenze tra di essi consistono solo nel modo in cui ci si stacca dal ghiaccio (cioè cambia il piede da cui si parte) e nella posizione che si tiene in fase aerea. Tutti si concludono, invece, nello stesso modo, ovvero si atterra sul filo destro esterno indietro (o filo esterno sinistro indietro, per i mancini).
I salti principali sono sei e si dividono in puntati (toe-loop, flip, lutz ) e scivolati (salcow, rittemberger, axel):


Toe-loop: è, tra i salti puntati, il più semplice di tutti. Si parte sul piede destro filo esterno indietro, si punta la gamba sinistra e si salta.

Salcow: è un salto non puntato. Prende il nome dal suo creatore, nonché primo campione Olimpico (1908), lo svedese Ulrich Salchow. Si parte dal filo sinistro interno indietro e la gamba destra viene portata in avanti per dare lo slancio e la rotazione nel salto.

Flip: si parte dal filo sinistro interno indietro. La gamba destra punta indietro e lontano prima del salto.


Lutz: è un salto che può sembrare identico al flip, ma è molto più difficile da eseguire perché si parte dal filo sinistro esterno indietro. Si punta la gamba destra e si salta in controrotazione, rispetto al filo di partenza, girando verso destra. Prima di eseguire questo salto, i pattinatori prendono una rincorsa molto lunga, percorrendo la diagonale della pista.

Rittberger: è un salto non puntato. Si parte sul filo esterno destro indietro. La gamba sinistra rimane davanti e appoggia sul filo interno. Si stacca con la spinta della gamba destra e si atterra sullo stesso filo di partenza.

Axel: è il salto più famoso e prende il nome dal suo creatore e primo esecutore, il norvegese Axel Paulsen. È considerato il più difficile perché è l’unico salto in cui si parte in avanti, sul filo esterno sinistro. La complessità non deriva tanto dalla tecnica di esecuzione, quanto dal blocco psicologico del pattinatore che, abituato a saltare partendo all'indietro, di schiena, ha una sensazione di "buttarsi nel vuoto". La gamba destra viene lanciata in avanti per dare la rotazione. In aria viene eseguita una rotazione e mezza.

I salti possono essere semplici (un giro), doppi (due giri), tripli (tre giri), e quadrupli (quattro giri). Esistono, poi, le combinazioni di salti, dove il secondo salto può essere un toe-loop o un rittberger. Poiché, infatti, tutti i salti atterrano sul filo esterno destro indietro, da questa posizione si possono eseguire solo questi due salti. Naturalmente è possibile inserire tra un salto e l’altro dei passi o delle mezze rotazioni in modo da cambiare filo e piede, ma in questo caso si parla di sequenza di salti e non di combinazione.
Per aumentare la difficoltà del gesto tecnico, i pattinatori di alto livello eseguono quasi sempre salti presi da passi.
Nella gara a coppie, la spettacolarità dell’esibizione è data dalla perfetta armonia degli atleti che si muovono all’unisono e dall’esecuzione di figure più complesse quali prese, sollevamenti e salti lanciati.

mercoledì 13 ottobre 2010


I SALTI
Il meccanismo di un salto si può dividere in diverse fasi:
1) Preparazione: la serie di movimenti utili a posizionarsi per saltare (tre, controtre, inversione...) 2) Caricamento: la serie di movimenti utili a prendere potenza per sollevarsi più in alto possibile eseguire il numero di giri richiesti (puntata, piegamento dell'arto che stacca per caricare il salto...)
3) Stacco: l'istante nel quale il pattino stacca da terra
4) Volo: la fase aerea è la fase nel quale l'atleta assume la vite (un giro, due giri... in aria)
5) Atterraggio: il momento in cui l'atleta torna a terra (per gli atleti destri solitamente è la gamba destra fatta eccezione per il Thoren)
6) Uscita: la serie di movimenti che concludono il salto




I salti del pattinaggio artistico sono uno degli elementi importanti di questo sport.
I principali salti sono sei. Le differenze tra di essi consistono nel modo in cui ci si stacca dal ghiaccio e nella posizione che si tiene nella fase aerea, poiché tutti e sei si concludono nello stesso modo, ovvero sul filo destro esterno indietro (filo esterno sinistro indietro per i mancini).
Esistono salti che non permettono di fare più rotazioni e per questo in gara si vedono raramente, in quanto valgono poco ai fini del punteggio. Sono tuttavia utili per l'apprendimento o hanno un'importante funzione ausiliaria.