giovedì 14 ottobre 2010

I Salti principali....



A chi non è mai successo di rimanere incantato nel seguire i volteggi e i salti dei cosiddetti “angeli del pattinaggio”? Negli ultimi anni hanno avuto grandissimo successo a livello mondiale musical interamente interpretati su ghiaccio e dedicati soprattutto ai bambini. Questi spettacoli hanno fatto il giro del mondo, affascinando tutti con le suggestioni, l'energia e l’entusiasmo di una disciplina sportiva tra le più amate e seguite alle Olimpiadi invernali, proprio per l’atmosfera fantastica che crea il pattinaggio artistico su ghiaccio. Conosciamo più da vicino questo sport:
Disciplina di elevatissimo contenuto atletico e tecnico, il pattinaggio artistico (individuale o di coppia), insieme alla danza su ghiaccio e al pattinaggio sincronizzato, fa parte del “pattinaggio di figura”, specialità sportiva del pattinaggio su ghiaccio. I pattinatori eseguono, su una base musicale, degli esercizi composti appunto da “figure”: cerchi, linee, passi, trottole, piroette e salti. Questi ultimi sono soltanto uno dei principali elementi del pattinaggio artistico, ma sicuramente i più spettacolari. Per chi non ha l’occhio esperto non è facile distinguere un tipo di salto da un altro: le differenze tra di essi consistono solo nel modo in cui ci si stacca dal ghiaccio (cioè cambia il piede da cui si parte) e nella posizione che si tiene in fase aerea. Tutti si concludono, invece, nello stesso modo, ovvero si atterra sul filo destro esterno indietro (o filo esterno sinistro indietro, per i mancini).
I salti principali sono sei e si dividono in puntati (toe-loop, flip, lutz ) e scivolati (salcow, rittemberger, axel):


Toe-loop: è, tra i salti puntati, il più semplice di tutti. Si parte sul piede destro filo esterno indietro, si punta la gamba sinistra e si salta.

Salcow: è un salto non puntato. Prende il nome dal suo creatore, nonché primo campione Olimpico (1908), lo svedese Ulrich Salchow. Si parte dal filo sinistro interno indietro e la gamba destra viene portata in avanti per dare lo slancio e la rotazione nel salto.

Flip: si parte dal filo sinistro interno indietro. La gamba destra punta indietro e lontano prima del salto.


Lutz: è un salto che può sembrare identico al flip, ma è molto più difficile da eseguire perché si parte dal filo sinistro esterno indietro. Si punta la gamba destra e si salta in controrotazione, rispetto al filo di partenza, girando verso destra. Prima di eseguire questo salto, i pattinatori prendono una rincorsa molto lunga, percorrendo la diagonale della pista.

Rittberger: è un salto non puntato. Si parte sul filo esterno destro indietro. La gamba sinistra rimane davanti e appoggia sul filo interno. Si stacca con la spinta della gamba destra e si atterra sullo stesso filo di partenza.

Axel: è il salto più famoso e prende il nome dal suo creatore e primo esecutore, il norvegese Axel Paulsen. È considerato il più difficile perché è l’unico salto in cui si parte in avanti, sul filo esterno sinistro. La complessità non deriva tanto dalla tecnica di esecuzione, quanto dal blocco psicologico del pattinatore che, abituato a saltare partendo all'indietro, di schiena, ha una sensazione di "buttarsi nel vuoto". La gamba destra viene lanciata in avanti per dare la rotazione. In aria viene eseguita una rotazione e mezza.

I salti possono essere semplici (un giro), doppi (due giri), tripli (tre giri), e quadrupli (quattro giri). Esistono, poi, le combinazioni di salti, dove il secondo salto può essere un toe-loop o un rittberger. Poiché, infatti, tutti i salti atterrano sul filo esterno destro indietro, da questa posizione si possono eseguire solo questi due salti. Naturalmente è possibile inserire tra un salto e l’altro dei passi o delle mezze rotazioni in modo da cambiare filo e piede, ma in questo caso si parla di sequenza di salti e non di combinazione.
Per aumentare la difficoltà del gesto tecnico, i pattinatori di alto livello eseguono quasi sempre salti presi da passi.
Nella gara a coppie, la spettacolarità dell’esibizione è data dalla perfetta armonia degli atleti che si muovono all’unisono e dall’esecuzione di figure più complesse quali prese, sollevamenti e salti lanciati.

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